Rifiuti organici
Il 35% del nostro sacco della spazzatura è costituito da materia organica. Con il termine rifiuti organici o umido domestico, si intendono tutte quelle sostanze di origine vegetale o animale che compongono circa un terzo dei rifiuti prodotti quotidianamente nelle nostre abitazioni.
Una cattiva raccolta dell’organico e quindi un successivo trasporto nelle discariche di rifiuto indifferenziato, incide notevolmente sui costi di gestione della gestione della raccolta dei rifiuti, e dà problemi di inquinamento nelle falde acquifere e produzione di cattivi odori. Se invece la raccolta avviene correttamente, i rifiuti organici vengono smaltiti e trasformarti diventando un’importante risorsa economica.
Per poter riciclare correttamente l’umido diventa fondamentale escludere dalla raccolta ogni tipo di rifiuto che impedirebbe il processo di trasformazione come metallo, vetro, porcellana e terracotta, medicinali, garze e cerotti, assorbenti e pannolini, ecc…
Dove lo butto? Come fare la raccolta dell’umido
Come prima cosa, quando scegli il sacchetto per l’umido fai attenzione alle caratteristiche; i sacchetti per l’umido non devono essere soltanto biodegradabili, ma anche compostabili.
Non vanno bene i sacchetti in Polietilene PE, quelli in plastica leggera, mentre sono utilizzabili i sacchetti della spesa.
Possono inoltre essere utilizzati anche i sacchetti di carta per uso alimentare, come quelli del pane. Secondo le direttive indicate da Amsa, nel cassonetto dell’umido domestico puoi buttare i rifiuti organici domestici, come: Scarti alimentari crudi o cotti di frutta e verdura Gusci di molluschi avanzi di cibo fondi di caffè filtri di altre bevande ad infusione fazzoletti e tovaglioli di carta usati semi, fiori recisi, resti e foglie di piante d’appartamento Per maggiori informazioni sulla raccolta differenziata o se hai qualche dubbio sul materiale da scartare, puoi anche consultare la pagina Amsa dedicata.














